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Lettera di richiamo e sospensione..


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Oggi, dopo 20 anni di carriera, ho fatto per la prima volta in

vita mia, una lettera di richiamo e di sospensione, nei confronti di una persona.

Mi ha fatto veramente girare le palle, ma tanto, non poco.

Alle 14:30 abbiamo un incontro qui con un grosso cliente, e sta testolina di minchia, se n'era andata in produzione a fare i pezzi, invece di fare il suo lavoro... in modo del tutto autonomo.

Roba da pazzi, roba dell'altro mondo!

Quando gli ho detto "Ma da dove vieni con la tuta addosso??? I report dove sono? Dobbiamo incontrare X, alle 14:30!"

Mi ha detto tutto seccato "Ing. sono andato io a fare i pezzi, e comunque mi sono scocciato, lei mi ha scocciato! io non voglio fare parte di questo gruppo, non me ne frega niente! Ci vada lei a parlare con il cliente!"

 

Ho mantenuto una calma ed un self-control di quelli mai visti. Ho contato fino a tre, e poi gli ho detto "Ok, ora va a casa a pranzare. Non c'è alcun problema. Al meeting ci vado da solo, ma poi avrai mie notizie."

 

Ora ho finito di scrivere la lettera, l'ho inviata al direttore generale, e spero che questo me lo tolgano dai coglioni,..e se non lo faranno loro, lo faro' io dopo. Altro che mobbing, lo schiatto sano sano. Che cazzo di gente che c'è in giro, e pensare che dalle mie parti c'è gente che ha voglia di lavorare ed è alla spasso, Vabbè. Scusate lo sfogo.

 

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....forse non si sentiva all'altezza del compito.....e voleva fare il semplice operaio.....Ti serve uno con le palle? :P AAAARRRRRRRRRRRRIVO.

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non ci pensare piu..........

capita a volte.....

che abbia vinto al superenalotto e????

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chi sbagli paga ,pero' sti capi hanno veramente rotto la pizza..........ciao buon lavoro :rolleyes:

 

Non vengo pagato per fare lo psicologo, vengo pagato per portare dei numeri e dei risultati,

e non mi permetterei mai di dire all'amminsitratore delegato "Non me ne frega niente",

così come non mi permetterei mai di dire ad un collega "non voglio far parte di questo gruppo".

Lavori, hai delle responsabilita' oggettive, e devi assumerti le tue responsabilita'.

Non si fa opera di beneficenza in un'azienda, ma dalle mie parti in un'azienda, la gente si fa il culo

a tarallo per portare il pane a casa, e per tenersi stretto il posto di lavoro.

Questo è il mio pensiero, condivisibile e discutibilissimo.

 

Probabilmente, se esistono dei capi, è perch' qualcuno deve rispondere anche e soprattutto per

l'operato di altre persone, di cui si è direttamente responsabili.

 

 

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somo d'accordo con te,il ragazzo ha riaposto malissimo,la mia era solo una battuta,so' pero' che alcune aziende importanti ,da qualche anno a questa parte,per fare i numeri,come dici tu,hanno rovinato il lavoro e sopratutto il morale degli operai,diventando quest'ultimi solo dei numeri. ciao buona giornata

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....forse non si sentiva all'altezza del compito.....e voleva fare il semplice operaio.....Ti serve uno con le palle? :P AAAARRRRRRRRRRRRIVO.

 

come arrivi!!??? :blink:

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.......gianfrà, hai fatto benissimo!!!

...come dici tu da noi la gente si fa il culo x mantenere il posto di lavoro...ma aggiungerei anche che se lo fa x ....averlo!!!..... ;) .....e ripeto : hai fatto benissimo!!!!

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...il "ragazzo", per la cronaca, è un uomo di quasi 50 anni, non è un ragazzino.

Dovrebbe essere una persona matura ormai a quell'età.

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A me è capitato un consulente come Cimabue ... fai una cosa e ne sbali due ( come la vecchia pubblicità del lievito ).

Sono andato dal mio capo e l' ho fatto cacciare ... me lo hanno rimandato ... per cui visto i precedenti non gli davo un cazzo da fare finquando me lo hanno tolto dalle palle ed io ovviamente sono il fascistone di turno ( non che mi offenda :D ).

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Pur non facendo parte di aziende o ditte private che devono lavorare, condivido in pieno le idee e il modo di agire del Gianfranco.

A 50 anni quel tipo o non ha capito niente, o ha legata una cintura da kamikaze da collaudare. :unsure:

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Pur non facendo parte di aziende o ditte private che devono lavorare, condivido in pieno le idee e il modo di agire del Gianfranco.

A 50 anni quel tipo o non ha capito niente, o ha legata una cintura da kamikaze da collaudare. :unsure:

 

 

con tutto il rispetto e la stima di Gianfranco, direi che prima di dire che è giusto che un uomo di cinquantanni perda il suo lavoro dopo appunto una vita, ci penserei almeno un paio di volte o quanto meno ignaro dei fatti mi assento dal giudicare.

Dico solamente che c'è gente che viene in fabrica solamente perchè DEVE sopravvivere con stipendi da fame e non si può pretendere troppo da certe persone ma non si può neanche mettere sul lastrico degli individui solo perchè NOI vorremmo che producano di più.

Ricordo amaramente di aver lavorato come un negro prima di Lincoln addirittura il I° maggio perché il titolare mi ha pregato di farlo e perché credevo importante per l'azienda un certo operato e, dopo due mesi si sono tuffati in un buco ove a rimetterci siamo stati solo noi dipendenti.

Adesso sono titolare e il mio rapporto con i dipendenti è di completa stima reciproca e consapevolezza di intenti diversi. Ciò non toglie che a volte ti fanno girare tanto i maroni ma anche (by Veltroni) ....credo di far girare le palle anche io a loro qualche volta.

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con tutto il rispetto e la stima di Gianfranco, direi che prima di dire che è giusto che un uomo di cinquantanni perda il suo lavoro dopo appunto una vita, ci penserei almeno un paio di volte o quanto meno ignaro dei fatti mi assento dal giudicare.

 

Per correttezza, perchè molti posso interpretare nel senso errato le mie parole. è giusto che vi spieghi come funzionano determinate situazini, per non creare vicissitudini, cerchero' di farlo nel modo piu' semplice possibile:

La mia lettera di richiamo e di sospensione, non è stata fatta per mandare a casa una persona,

ma, è una lettera formale nella quale io, in qualita' di responsabile, metto a conoscenza la Direzione del Personale, dell'accaduto, e chiedo loro di provvedere ad effettuare il loro lavoro (fanno loro una lettera), come è giusto che sia.

 

Insieme alla Direzione del personale, viene invata una raccomandata al dipendente, nella quale viene fatto riferimento all'art.24, e si segnala l'accaduto, chiedendo al dipendente di rispondere entro 5 gg dalla data di ricezione. Chiamiamole "giustificazioni".

 

Successivamente alla risposta del dipendente, che dovra' rispondere all'ufficio personale, entro i 5 gg dalla ricezione della ricezione della raccomandata, io verro' informato, e sulla base delle risposta datemi, decidero' se saranno per me soddisfacenti, o, se nel caso in cui le riterro' insoddisfacenti, dovro' chiedere che venga applicata la tipologìa di "sanzione" prevista. Questa puo' essere, in casi estremi, anche lo stesso licenziamento, come puo' essere basata sullo stesso richiamo scritto e due ore di multa, ci sono diversi tipi di sanzioni disciplinari..

 

Quindi, per chiarirci, io non ho detto di aver mandato qualcuno a casa, nè che io abbia intenzione di farlo,

ma non posso permettermi di rivestire un ruolo senza avere l'autorita' e l'autorevolezza per farlo.

 

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secondo me ha trovato un altro lavoro.....

 

 

può essere....

 

oppure gli hai rotto veramente troppo i maroni.

 

Una persona non si comporta così da un momento all'altro senza un motivo, sopratutto quando la persona non è più un ragazzino.

 

 

Bisognerebbe sentire entrambe le campane per capire.

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La verità stà sempre nel mezzo....

 

Non per questo recchia di gomma ti dico.... Vacca boia che Sboroneeeeee :blink::lol::lol:

 

 

Sandro, non era per fare lo sborone, ma era per chiarire come funzionano e come vengono gestite le situazioni nelle aziende.

Pero', questo serve a far comprendere che ci sono dei "capi", (ed è giusto che ci siano, là dove servono), che si sentono responsabili sia della propria attivita' che di quella svolta dai colleghi, mentre ce ne sono altri che sono abituati a non fare una mazza,

e lasciano che le cose vadano avanti da sole, fregandosene, ed infatti poi cosa vedi?

Vedi persone che non fanno un c..zzo, e vegetano, ed altri che lavorano anche per questi, con la differenza che sia quelli che lavorano che quelli che non lavorano, vengono ugualmente premiati. E mica è normale.

Almeno, non lo è per me. Allora perchè devo far premiare gente che non lavora e, a mio avviso, ruba lo stipendio? E per di piu' si permette anche di rispondere a tono?! Ma scherziamo?

Esistono delle regole, e vanno rispettate.

 

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non ho ben capito, non è che l'hai beccato imboscato ma stava lavorando giusto?

 

non stava facendo quello che in quel momento era più importante per chi?

 

..le mie sono considerazioni di chi non ha nessuno da comandare..

 

..ognuno ha le sue ragioni..diceva Confucio..

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non ho ben capito, non è che l'hai beccato imboscato ma stava lavorando giusto?

 

non stava facendo quello che in quel momento era più importante per chi?

 

..le mie sono considerazioni di chi non ha nessuno da comandare..

 

..ognuno ha le sue ragioni..diceva Confucio..

 

 

- Questa persona è un impiegato;

- Questo impiegato doveva svolgere la sua attivita', con delle scadenze da rispettare, e non lo ha fatto.

- Non stava facendo quello che in quel momento era importante per me, dato che sono io, il

responsabile di quesl reparto, e di quella persona.

- L'ho beccato con una tutta addosso, in un reparto della produzione, e con un canello da saldatore

tra le mani. Attivita' che non è la sua, utilizzando degli strumenti aziendali per i quali non è stato autorizzato,

con il rischio di farsi male, e di far male a qualcuno.

- Infine, per poco non mi mandava affangala...ma, per poco.

 

 

Questo è il succo.

 

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GIANFRA' X ME SIA TE CHE I RESP DELLA DITTA LO DOVRESTE MANDARE A CASA CON UN CALCIO NEL CULO!!!! ...........

 

....amici miei io la penso così, e se i resp della ditta nn hanno preso dei provvedimenti forti, questo è UN RACCOMANDATO DI ME@@A,......e questo, a 50anni, nn ha capito che oggi il vero oro è il lavoro.......ammenochè, a casa, nn stà bene già di suo!

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