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  4. ok ,qualcuno sa dirmi chi lo puo'fsre?
  5. Va aperto e vanno sostituiti i condensatori
  6. ...ma infatti , dopo un paio d'ore che viaggiavo ho guardato la distanza percorsa e funzionava tutto regolare , dopo un po'mi sono apparsi solo una serie di zeri e i tasti non funzionano piu',c'e' qualcosa da controllare?
  7. puo darsi che il trip abbia i condensatori furi uso...
  8. secondo la mia esperienza, le luci di posizione a led non hanno niente a che vedere con il mal funzionamento del trip.
  9. Salve a tutti, chiedo ai piu'esperti di me in elettricita' visto che io ne capisco poco o nulla , ho sostituito le luci di posizione a filamento della mia rd 07a con delle luci led ma dopo un giro di 2/3 ore mi sono accorto che non funziona piu' il trip master , mi chiedo se puo'esserci una correlazione o le luci led non c'entrano niente? saluti a tutto il gruppo
  10. Buongiorno.

    In preparazione di una vacanza per i deserti della Tunisia ho acquistato le carene della Boano che monterò per preservare le originali che non si trovano quasi più e comunque costano un botto...

    Giusto per non andare in giro con le carene bianche finite con il solo gelcoat, stato pensando di dargli una verificata. Non ho ancora deciso se farle io con una bomboletta o farle fare da un carrozziere. In ogni caso devo reperire le vernici (in barattolo se la faccio fare, bomboletta se le faccio da me). La mia AF è una RD07a Type 6 (Blu Shara BP273) Sapete indicarmi una rivendita online (o a Roma) che abbia i colori della ns Africona?

    Grazie e buon offroad

    /G.

  11. Buongiorno, hai risolto con l'ululato, accade anche a me ed é veramente fastidioso 

  12. Un lamps, a tutti, nuovo del forum, imbranato abbastanza, felicissimo possessore di una "regina 750 rd04"
  13. Correva l’Anno Domini 2023. Nel primo giorno del mese della raccolta delle messi, Lorenzo 66 mi aspetta all’entrata “Valnerina” della SS79bis, con l’obiettivo di arrivare a Terracina. Oltrepassiamo Rieti, solchiamo la SP31 fino all’innesto con la SP34 perché vogliamo costeggiare il lago di Turano: scelta azzeccata, ritmo lento ma non troppo, aria fresca e bel vedere. A Sperlonga il sole è allo zenit, visitiamo la Villa di Tiberio immaginando di essere catapultati indietro di 2000 anni. L’orologio batte l’una, andiamo a mangiare un panino in una bella piazza con vista mare dell’antica cittadina e poi via verso Terracina perché non vogliamo perderci il mini giro previsto per il primo pomeriggio. Siamo entrati subito nello spirito dell’Internazionale. L’emozione è a mille perché: in primis posso riabbracciare i carissimi amici africatwiniani che non incontravo dallo scorso anno e ne conosco di nuovi (mi sa che questa notte avrò qualche difficoltà a prendere sonno); in secondo luogo c’è che Massimo ci guida per le vie del centro di Terracina fino ad incontrare un “quad twin” al quale passa il testimone. Ci arrampichiamo su per le colline circostanti e scopriamo gli scorci panoramici più belli della città. 2 giugno 2023 Come pronosticato la notte è stata un po’ insonne quindi serve una buona colazione. Il morale è alto, il serbatoio pieno, i cavalli ben ferrati, l’armatura serrata: possiamo partire! In fila indiana poco ordinata, lasciamo alle nostre spalle l’hotel per tuffarci nel traffico cittadino che non mi aspettavo essere così intenso. Raggiunto il lungomare la situazione migliora e la guida diventa piacevole, ci dirigiamo verso sud, con i raggi del sole riflessi dall’acqua che si incrociano con quelli riflessi dalle nostre cavalcature metalliche proprio nella baia che Traiano eresse a sua dimora. Gaeta mi fa tornare in mente mio nonno materno, allorquando citava questa città come luogo di destinazione per i “poco di buono”, facendo riferimento alle patrie galere. All’altezza di Formia lasciamo la SS7 in favore della SS7qtr, strada che ci fa allontanare dal mare, al che mi sorge la domanda: “Maaa……. Capitan Alberto dove ci condurrà?” A Minturno riagganciamo la SS Appia1 in direzione sud fino alla frazione Campo Felice, ci addentriamo ancora solcando la SS430. Usciti dal centro abitato i terreni coltivati a colture arboricole, inframezzati a quelli coltivati a colture erbacee fanno da contorno al nostro andare. Stiamo respirando aria campana. Ad un certo punto giriamo in direzione della frazione Cornigliano, da SS si passa a SP, per la precisione SP263. Ivi giunti prendiamo la sp317. La SP14 ci accompagna su per il fianco di una collina che diventa quasi montagna: è un vulcano ormai spento da alcune centinaia di migliaia di anni, sull’orlo del suo cratere si è sviluppata Roccamonfina. Dopo la sosta avanziamo tra la pianura e la collina, aumenta il numero di volte che la spalla dello pneumatico si trova a conversare amabilmente con il bitume, rientriamo nel Lazio, in quella zona chiamata Ciociaria. La pendenza aumenta senza esagerare, il promontorio che stiamo scalando non è altissimo ma sembra comunque elevarsi a sufficienza per dare una bella vista sulla pianura ad esso sottostante; siamo approdati al Monastero di Montecassino. Abbiamo la possibilità di visitare il luogo sacro in perfetto stile Albertiano: parcheggi adeguati, guide preparate e disponibili, ripartenza in sicurezza. Ridiscendiamo verso la pianura arricchiti nella cultura e nello spirito. Più ci allontaniamo dal luogo di culto, più il pensiero si fa ondivago tra la storia e le vicissitudini del monastero e i sempre più frequenti richiami dello stomaco. Mentre l’Osteria Titina soddisfa i nostri appetiti, fuori Giove Pluvio ci bombarda con pioggia e grandine. Ripartiamo accompagnati solo da una leggera pioggerella, ciò non toglie che dobbiamo guidare con un po’ di attenzione in più, il fondo stradale offre una minore aderenza. Le staffette, che vegliano benevole sulle nostre distrazioni, rischiano molto di più poiché devono continuare ad avere un ritmo maggiore rispetto al nostro; suppongo che a fine giornata avranno percorso il doppio dei chilometri. Tra una curva e l’altra attraversiamo Pontecorvo, tocchiamo il Parco Naturale dei Monti Aurunci, Pico, Itri, Licciano, Vagnoli. Più ci avviciniamo al mare, più la pioggia lascia il posto al sole, la guida diventa più sciolta, spensierata fin quando impattiamo con il traffico di Terracina; il via vai di mezzi di locomozione è da città e richiede una dose supplettiva di attenzione. Arriviamo in albergo perfettamente asciutti. 3 giugno 2023 Finalmente anche Giorgia è dei nostri, è riuscita a divincolarsi dalle grinfie malefiche del datore di lavoro, un becero senza cuore (come tutti i capi che non concedono le ferie ai propri sottoposti per partecipare ai giri dell’Africa Twin Club; indegni della pietà umana!)J. Siamo pronti per dare l’assalto ai Castelli Romani. Usciamo da Terracina percorrendo la Via Appia fino ad imboccare la NSA255 Terracina Prossedi. Quindi la SR 609 fino a Colleferro. Bella strada tortuosa al punto giusto. Il tracciato si alterna tra aree semi pianeggianti e colline o collinette, non si arriva mai ad altezze prossime alla montagna, non ostante ciò nonostante mi sto divertendo molto. Ingaggiamo la SP600 fino all’incrocio con la SP215. Deviamo per Rocca Priora, siamo nel Parco dei Castelli Romani, poi Monte Compatri, di striscio Monteporzio Catone, quindi Frascati e il Lago di Albano. Qui c’è storia antica, da vendere, molto antica. Siamo all’interno di un cratere, il lago di Albano è il più profondo lago vulcanico tra quelli situati nella penisola italiana. Appartiene al complesso vulcanico dei Colli Albani le cui ultime eruzioni risalgono a circa 30.000 anni fa. Si ritiene che eventi minori si verificarono fino a 7.000 anni fa. Dopo la fine della attività vulcanica il cratere di Albano divenne un lago. Attraversiamo anche Castel Gandolfo e Albano Laziale, arriviamo ad Ariccia per pranzo, dove la Fraschetta La Rupe ci ha riservato quasi tutto il locale e il parcheggio. Anche oggi si prospetta “ ’na magnata!”, ho già l’acquolina in bocca. Dopo pranzo Massimo mi dice di aver notato un certo movimento della mia targa, ovviamente controllo insieme a lui. Con grande stupore ci rendiamo conto che si muove il telaietto che sorregge oltre la targa il bauletto. Mi sono perso una delle quattro viti! Per fortuna Massimo ha una vite che pur non essendo della giusta dimensione, è comunque sufficiente ad evitare pericolosi movimenti. Al rientro a casa metterò la vite corretta. Grazie Massimo! Il cielo minaccia possibile pioggia. Questa situazione ci spinge a percorrere la strada più veloce, è così che ci ritroviamo immersi nella pianura dell’Agro Pontino a solcare quella che fino al 1928 era una distesa di acqua infestata dalle zanzare e dalla malaria. Oggi, mentre cavalco la mia Africa Twin, vedo frutteti e orti di ogni sorta e genere come meleti, ficheti, pereti, albicoccheti, pescheti, vigneti e poi ancora lattughe, sedani rapa, angurie, ravanelli, meloni, peperoni ecc. ecc.. Il rischio pioggia è rientrato, calcolando che abbiamo ancora qualche ora di sole, insieme a Gianfelice e Lorenzo decidiamo di deviare per visitare il comune dalle plurime cavità naturali, le speluncae, ossia Sperlonga. È letteralmente abbarbicata sul monte San Magno, si è sviluppata costipata tra la malsana palude delle aree circostanti e i pirati che infestavano il mediterraneo. Le viuzze sono talmente strette e ripide che per gli abitanti del posto non facile guadagnare l’uscio di casa. Gli scorci tra i vicoletti offrono qualcosa di unico. L’ora s’è fatta, torniamo in albergo. 4 giugno 2023 È il giorno dei saluti, degli abbracci, del ricaricare le nostre moto con valigie e bauletti. Insomma ci dobbiamo lasciare, anche questo raduno è finito. Ci dobbiamo rassegnare. Insieme a Lorenzo, Gianfelice, Filippo e una coppia padre-figlio (Michele e Francesco) mi avvio verso nord, ben presto Gianfelice si stacca per raggiungere la sua destinazione, noi invece abbiamo in serbo una visita al Giardino di Ninfa, tutto sommato ci rimane di strada. Dopo il pranzo ci dividiamo, Lorenzo ed io abbiamo ancora qualche ora di strada e Giove pluvio sembra adirato. Abbiamo percorso non più di venti chilometri quando la pioggia scendendo copiosa ci costringe a fermarci per bardarci con gli indumenti antipioggia. Ore 19:30, sono a casa, ho preso pioggia per il quasi tutto il tempo, sono anche infreddolito però soddisfatto. Spero di esserci anche il prossimo anno. Alla prossima avventura.
  14. Buonasera, cono nuovo arrivato, vorrei sapere come registrarsi al club, oltre alla registrazione on line.

    Grazie

  15. salve ragazzi anche se a distanza di tempo mi collego alla discussione in quanto io ho una 03 con lo stesso problema,,, all'improvviso sembra andare ad uno..perde pontenza singhiozza nel frattempo noto che il contagiri sfarfalla fino ad un certo punto restare a 0... la moto rimane accesa sempre a uno ma calando sempre di regime fino a spegnersi...mi fermo, giro la chiave in off.... dopo neanche un minuto chiave in on e la moto riparte regolare....gli do dentro come un cane e moto perfetta. Vado dal meccanico possessore di una 03 anche lui...prova la tensione e si vede che è sballata 16/17 volt.... regolatore di tensione andato..... lo sostituisce con un ducati energia cod. 434406000 (non riesco a capire se è compatibile per africa twin rd 03)......porto a casa la moto dall'officina e tornando a casa stesso problema sembra andare ad uno....perdita di giri sempre contagiri che sfarfalla e a 0....mi fermo...accendo spengo moto perfetta. A questo punto parte il rebus può essere a mio avviso problema elettrico e quindi: - candele? - bobine? - centraline? io ho il dubbio che possa essere una delle due sopratutto quella che comanda il contagiri che possa aver preso una scaldata con il regolatore di tensione andato - qualche relè, connettore o filo che possa rompere le scatole? accetto info dai più esperti consapevole che non è facile trovare la soluzione.
  16. Salve ragazzi sulla mia 03 ho il dubbio della centralina succede che all improvviso il contagiri sfarfalla e va a 0 il motore senti che va a uno fino a spegnersi. Ti fermi spengo tutto rimetto in moto e tutto va perfettamente. Il regolatore di tensione l ho cambiato con un ducati energia cod. 434406000 consigliato da mio meccanico (non so se indicato per la 03) e anche con regolatore nuovo stesso problema l amperaggio mi sembra corretto max 13.80 prima cn l altro eravamo a 16/17. Sto smontando tutta la moto girandoci per capire se c è qualche filo o connettore che disturba so che è una bella rogna ma se avete qualche dritta vi ringrazio 13 anni in sella alla 03 con 80 mila km e mai avuto un problema.
  17. ciao, intendi che ti serve lo schema elettrico? Se mi mandi in privato la mail te lo giro.
  18. Ciao a tutti non scrivo spesso da queste parti ma ora non ho scelta :-) Domenica scorsa - il 9 luglio - ho incrociato due belle RD03. Una in Valtellina e una in Canton Ticino in Svizzera a nord del Lago Maggiore. Le uniche due in cinque giorni a spasso per le Alpi Orobie, Valli Bresciane, a cavallo trai i laghi do Como, Iseo e Garda Per me sono momenti di gioia quando incontro qualcuno che ha ancora la prima con i colori della HRC. Peccato che non ci si conosce. Ma magari qualcuno è membro del forum o del club. Io ho il modello svizzero. Cioè non ho il doppio faro che da noi è potuto essere omologato solo a partire dal RD04. Vi mando un caro saluto dalla Svizzera Christian
  19. è possibile avere lo schema? Purtroppo non si riesce più a visualizzare le immagini (o forse sbaglio qualcosa io!). Grazie
  20. mi manderesti l'stl? ti ho mandato un pm
  21. Lo scorso weekend sono riuscito a finire il lavoro. Avevo preso il set per carburatore, cambiando gli spill, guarnizione vaschette e o-ring vari. Rimonto tutto, metto in moto e.. non perde più e parte! Si vede che gli spilli a stare "a secco" si erano rovinati, avendo già qualche anno sulle spalle. Ora gira "bene ma non benissimo". Al minimo sembra un po' "grassa", e sia da fredda che da calda fa dei degli scoppietii in rilascio. Non sempro, ma se ho percorso un tratto a velocità costante e chiudo il gas, o se scalo un po' "allegro". Anche al minimo, a caldo, ogni tot "borbotta" e spara uno scoppiettio leggero. Per finire, ho come l'impressione che faccia fatica a scendere di giri, quasi come se tenessi accelerato. Tutte cose che prima non faceva. Mi sono venute in mente le uniche due differenze: - nel kit di wemoto c'erano anche i getti. Previo controllo che fosser uguali, ho messo quelli nuovi. Ci son pure le viti con spillo finale, quelli che sono sul fondo del carburatore, dovrebbero essere le viti dell'aria. Ne ho smontat uno per vedere se fossero incrostati Ovviamente svitandole ho preso nota del numero di giri del serraggio (ho avvitat fino in fondo, contando i giri). E ho fatto lo stesso col nuovo. Potrebbe esserci una lieve differenza? - non ho messo il tubo di gomma sullo sfiato posto tra i due carburatori, un tbo di circa 20 cm da far correre sotto il serbatoio verso il lato sinistro e che si incastra dentro un passatubo sul telaio. Credo serva soprattutto per evitare che entri polvere, lo ripristino sabato quand monto il gancio per l'airbag. - è rimasto un po' tirato uno dei due cavetti dell'aria: quello del carburatore anteriore forse l'ho fatto passare facendo un giro non corretto, mi sembrava essere un po' "giusto". Potrebbe esser lui che rompe? Dai sintomi più probabile che uno de due carburatori abbia bisogno di registrare bene la vite dell'aria (un po' scomoda da raggiungere a carburatore montato) o un disallineamento? Un amico ha il vacuometro, potrei fare la prova. Nel carburatore per RD07A la vite di registrazione è sul basso, anche quella non si raggiunge facilmente... Grazie!
  22. Di che moto/anno parliamo?
  23. buongiorno a tutti. Vi descrivo un fenomeno che non riesco spiegarmi , se qualcuno ha gia avuto un sintomo simile e vuole spiegarmelo gli sarei veramente grato. Moto fredda : all'accensione pare che "vada a uno" (quello posteriore) . Se tocco lo scarico del cilindro posteriore sento che diventa immediatamente caldo mentre quello del cilindro anteriore resta freddo. Solamente dopo qualche minuto e qualche sgasata comincia a funzionare anche quello anteriore e lo scarico si scalda. qualcuno sa darmi una spiegazione? grazie comunque fabio
  24. qualche anima pia lo manda anche a me? ottovp [A T] gmail . com ringrazio
  25. allego macro: Risposta_con_SMS_se_sei_in_Moto.macro
  26. Buongiorno a tutti, non so se faccio bene a fare questo post, ma purtroppo non ho capito bene in che discussione agganciarmi. In breve volevo rendere pubblico la mia esperienza con Africa Twin 2023, in particolare visto che non voglio utilizzare il Bluetooth perché mi distrae cercavo un app che mi potesse rispondere alle chiamate mandando un SMS che diceva che sono in Moto. dopo tante ricerche mi sono imbattuto in Macrodroid che è un app in grado di fare in certe condizioni delle macro. alla fine sono riuscito vi spigo come fare: Installare l’app “MacroDroid” fornirgli i privilegi su contatti, sms, ecc. Installata l’app., andate sul dispositivo e cliccare sulla macro allegata ed aprirla con l’app MacroDroid una volta aperta cliccate sulla macro e vedrete questa vista: Cliccate su “Dispositivo connesso” (verde) Cliccare su “Configurare” cliccare su “Dispositivo connesso” e poi trovare il dispositivo Bluetooth che utilizzi in moto. Purtroppo non so come allagare la macro, se qualcuno mi può aiutare, grazie.
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