Durante il weekend del recente raduno a Pragelato, abbiamo incrociato parecchi biemmevuisti e nonostante provassi a salutarli mentre li incrociavamo, molto spesso non ricambiavano.
Da sempre hanno fama di essere un po’ snob e guardano le nostre Africa Twin quasi con disprezzo, certi di essere degli eletti perché possiedono una costosa moto bavarese.
Anzi, mi è toccato sentirmi dire che ho comprato una AT perché non potevo permettermi una biemmevu… va bene, se sono contenti loro.
Comunque, vi ho scritto quanto sopra perché vi voglio raccontare un piccolo episodio accaduto sabato sera a Pragelato.
Prima di cena, Jonathan ed io ci siamo scambiati le moto per fare un giretto e provarle (non bastavano i km già fatti durante la giornata!) e ad un certo punto ci siamo fermati a lato della strada lungo le curve che scendono a Pragelato.
Dopo qualche attimo, passa una biemmevu piuttosto vecchiotta (ma bellissima!) e il pilota rallenta per tornare indietro.
Si ferma a parlare con noi per qualche istante, chiedendoci info sulle nostre AT e ci racconta che sta partecipando ad un raduno di circa 150 moto e che in quattro giorni devono fare una serie di passi e percorsi obbligatori (praticamente una maratona motociclistica).
Mentre si chiacchierava, passano due GS1200 ed una HP2 a cannone, con un sound bellissimo (ovvio, erano bicilindrici!)
Il simpatico amico biemmevuista ci guarda sorridendo e ci dice che è ora di ripartire!!
Pochi minuti per capire che c’è anche una frangia di appassionati della moto bavarese che non vestono solo con l’ultimo capo firmato biemmevu, che non usano la moto tedesca solo per andare a prendere l’aperitivo e che ci danno del gran gas (ma sempre con attenzione).
Questi non erano sicuramente dei sissies e sono convinto che avrebbero ricambiato il saluto incrociando una vecchia Africa Twin.